"Ho conosciuto don Nicola Jobbi quasi trent’anni fa. Era stata Annabella Rossi, che già aveva incontrato, a parlarmi di lui, del suo impegno solitario (e in quegli anni pionieristico) per raccogliere e salvare i segni della vita e del lavoro contadino nella Valle del Vomano. Così lo andai a trovare e di quell’incontro porto un ricordo molto caro e molto vivo di una persona che, appartata dal mondo accademico e istituzionale, stava realizzando un lavoro straordinario, raccogliendo non soltanto gli oggetti della vita contadina, ma anche i canti, consapevole che già era in atto una trasformazione profonda della realtà economica, sociale e culturale che presto avrebbe portato alla cancellazione di quei gesti, di quelle consuetudini, di quegli attrezzi, di quelle parole, di quelle musiche e di quei canti che lui andava raccogliendo e fissando. La raccolta di canti e musiche di don Jobbi è importante, non soltanto per il materiale prezioso che comprende, ma anche per l’epoca nella quale ha cominciato a comporsi. Infatti le prime registrazioni sono del 1964 e si collocano, quindi, nel vivo della presa di coscienza, nel nostro Paese, dell’importanza (anzi, della necessità, dell’obbligo) di assicurare agli studi (e alla memoria storica) un patrimonio di cultura e di civiltà così a lungo negletto, o ignorato dalla cultura italiana".

Roberto Leydi, 1992

Il progetto CULTURE IMMATERIALI è finalizzato alla salvaguardia di una importante memoria culturale di un ampio territorio dell'Abruzzo settentrionale, in provincia di Teramo che comprende tutta la media ed alta Valle del Vomano, da Montorio al Vomano a Cusciano, a Cerqueto, Pietracamela, Intermesoli, Fano Adriano, Crognaleto, Cesacastina, tra il Gran Sasso d'Italia e l’area dei Monti della Laga. Alla fase di ricerca in Archivio si accompagna un’attività di ricerca sul campo condotta assieme alle stesse comunità presso le quali i documenti sono stati prodotti a partire dalla prima metà degli anni ’60 del ‘900.


EVENTI IN CORSO 

RECUPERO FILM DI LIBERO BIZZARRI SU CERQUETO

Bambun partecipa alla rassegna Incontri sul Cinema Etnografico - Abruzzo FilmDOC, che si svolgerà ogni domenica pomeriggio presso l'Auditorium del Museo Palazzo de Mayo, dalle 17 alle 19.30. Ci saranno film documentari a tema antropologico ed etnografico, incontri con gli autori e con esperti. Vi invitiamo a seguire l'intero programma ricordandovi che il 9 febbraio saranno proiettati il film Basilio D'Amico e un breve documentario di Libero Bizzarri del 1965, appartenente al Fondo Jobbi e dal titolo Uomini e cose, interamente girato a Cerqueto e recuperato grazie all'impegno delle associazioni Bambun, AELMA, La Galina Caminante, il Cineforum Teramo con il supporto della Fondazione Bizzarri.

    
RACCOLTA FONDI ABRUZZO 6
In fase di produzione il CD Abruzzo 6 contenente le registrazioni tratte dalla raccolta omonima custodita presso il Centro di Dialettologia e di Etnografia di Bellinzona, in Canton Ticino, dove è stato depositato il Fondo Leydi. Il materiale sonoro è di particolare importanza sia per l'epoca alla quale risale (1964, inizi 1965) - che lo colloca fra le prime registrazioni effettuate nell'area della montagna teramana e dell'Abruzzo in generale -, sia per le circostanze che hanno traghettato questi documenti sino a noi: smarrito l'originale di Don Jobbi, è grazie alla copia effettuata nel 1965 da Roberto Leydi che il materiale è oggi ascoltabile e finalmente pubblicabile. Per rafforzare il sostegno al progetto di edizione, inserito nella collana Tramontana Sonora, abbiamo avviato una campagna di raccolta fondi che accompagna le fasi di realizzazione, a integrazione del contributo concesso dal Comune di Fano Adriano. 
 
   
DIGITALIZZAZIONE FONDO JOBBI E FONDO ANSELMI

Completata la digitalizzazione dei documenti sonori del Fondo Jobbi a cura di Emiliano Migliorini e dell’Associazione Etnostudi, che si sono occupati anche della delicata digitalizzazione del Fondo Maurizio Anselmi, acquisito alla fine del 2011, composto di 43 bobine registrate fra il 1979 e il 1983.

SEGNALAZIONE AL PREMIO SILVIA DELL'ORSO PER IL LIBRO SU CERQUETO

L’Associazione Culturale Silvia Dell’Orso, a seguito delle indicazioni del suo Comitato Scientifico composto da Marisa Dalai Emiliani, Pietro Clemente, Daniele Jallà, Francesco Erbani, Walter Santagata e dal Presidente Paolo Cavaglione, ha attribuito una segnalazione al libro Cerqueto è fatto a ferro di cavallo nell’ambito del Premio Silvia Dell’Orso 2010, per l’efficacia e il rigore nella divulgazione dei temi legati al patrimonio culturale materiale e immateriale. Il lavoro su Cerqueto e l’Archivio Jobbi è stato giudicato un esempio da seguire per tutti coloro che, con diversi interessi, ma con un’unica comune missione, si impegnano quotidianamente per la difesa del nostro patrimonio culturale.

Le motivazioni della segnalazione:

Il libro fa parte del progetto “Culture Immateriali. La ricerca sul campo di Don Nicola Jobbi”, dedicato allo studio e alla conoscenza del patrimonio demoetnoantropologico dell’Abruzzo settentrionale e alle attività condotte dal parroco-etnografo, che ha considerato la salvaguardia della cultura locale parte della sua missione evangelica. Don Nicola Jobbi negli anni '60-'80 del Novecento documentò e sostenne le piccole comunità della montagna, compiendo ricerche capaci di testimoniarne le grandi trasformazioni. La segnalazione evidenzia il puntuale lavoro di studio e di messa in valore del territorio svolto da Gianfranco Spitilli non solo con questo volume, ma anche con attività filmiche e con la creazione di CD. L’autore ha inoltre messo in rete questo lavoro, ha promosso presentazioni di libri e iniziative, valorizzando il patrimonio demoetnoantropologico  della provincia di Teramo, facendo conoscere la resistenza di quell’Italia di provincia ancora ricca di personalità e di differenze culturali.

 

La copertina del Libro

Prefazione di Antonello Ricci, 148 pagine, 34 documenti fotografici inediti, 21 documenti sonori inediti (74 minuti)